Scrittore italiano. Autodidatta e cultore della
poesia dialettale bolognese, si dedicò all'attività di
cantastorie. A lui si attribuiscono più di 400 operette, di ambiente
popolare, che narrano burle, facezie, proverbi e simili. I più famosi
sono due libretti in prosa:
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (1606) e
Le piacevoli e ridicolose semplicità di Bertoldino, figliuolo del
già astuto Bertoldo (1608), testi di autentica vena popolare nei
quali sviluppò liberamente la nota leggenda medioevale (San Giovanni in
Persiceto, Bologna 1550 - Bologna 1609).