Uomo politico e oratore romano. Inizialmente
moderato democratico, si avvicinò poi al Partito degli ottimati e
sostenne la legge giudiziaria di Servilio Cepione che prevedeva la restituzione
delle Corti di Giustizia al Senato (106 a.C.). Nel 95 a.C., in qualità di
console, fece approvare una legge che negava la cittadinanza romana agli alleati
italici, alimentando così un malcontento che sfociò in una
rivolta. Fu dotto giurista e grande oratore: Cicerone gli affidò, nel
De oratore, l'esposizione delle proprie teorie sull'oratore ideale; dei
suoi discorsi ci restano pochi frammenti (140-91 a.C.).