Coreografo sudafricano. Formatosi alla scuola del
Sadler's Wells di Londra, rivela nei suoi primi balletti una vena satirica
e giocosa (
Pineapple Pool, 1951;
Bonne bouche, 1952) e una
tendenza all'introspezione psicologica (
Harlequin in April, 1951).
Il talento coreografico e il senso del teatro di
C. si rivelano appieno
nei grandi balletti narrativi (
Romeo e Giulietta, 1962;
Oneghin,
1965;
La bisbetica domata, 1969), in cui la definizione psicologica dei
personaggi si inserisce in un'azione drammatica resa con lo spirito di una
regia moderna. Particolarmente importante è l'opera svolta da
C., dal 1961 fino alla morte, come direttore della compagnia di danza
dello Staatstheater di Stoccarda (Rustenburg, Sudafrica 1927 - Dublino
1973).