Pseudonimo di
Henry Edward Gordon Godwin
Wardell. Attore, regista e scenografo inglese. Figlio di Ellen Terry, la
più grande attrice dell'età vittoriana, e di Edward Godwin,
scenografo e architetto, ebbe come maestro Henry Irving, attore e impresario tra
i maggiori dell'Ottocento. Nel 1898 lasciò la recitazione per la regia;
fin dai primi spettacoli da lui diretti,
Didone e Enea di Purcell e
Acis e Galatea di Haendel, comparvero alcuni degli elementi che in
seguito lo caratterizzarono, in opposizione al realismo e al naturalismo
prevalenti, in quell'epoca, sulle scene: i giochi simbolici di ombre e luci,
l'uso di costumi non realistici ma allusivi e l'impiego di maschere che
coprivano il volto degli attori, anticipando la teoria della supermarionetta.
L'ultimo spettacolo del quale curò la regia in patria fu
Guerrieri a
Helgoland (1903) di Ibsen, dramma di cui modificò profondamente il
testo, da lui considerato semplicemente uno schema che il regista doveva
sviluppare. Trasferitosi in Germania, nel 1905 pubblicò a Berlino
L'arte del teatro, opera nella quale, attraverso un dialogo tra un
regista e uno spettatore, espose le sue idee sul teatro. Nel 1906 venne messo in
scena a Firenze
Rosmersholm di Ibsen, spettacolo del quale
C.
aveva steso la scenografia su richiesta di Eleonora Duse; il lavoro non venne
apprezzato dal pubblico, proprio per l'anticonformismo che lo
contraddistingueva. Per raggiungere il successo
C., che intanto aveva
fondato a Firenze nel 1908 la rivista "La maschera", dovette attendere il 1911,
quando mise in scena l'
Amleto al Teatro d'arte di Mosca. La fama
così ottenuta non gli impedì di continuare a elaborare e
diffondere le sue teorie sul teatro, che raccolse in scritti quali
L'arte del
teatro, del 1911, che comprende anche il precedente saggio del 1905, e
Verso un nuovo teatro, pubblicato nel 1913. Dal 1926 si ritirò in
Francia per dedicarsi esclusivamente agli studi teorici e alla stesura della sua
autobiografia, rimasta incompiuta e pubblicata nel 1957 (Harpenden, Londra 1872
- Vence, Costa Azzurra 1966).