Teologo puritano inglese. Appartenente a una
famiglia della nobiltà terriera, studiò al Trinity College,
divenendo poi
fellow (aggregato) dell'Emmanuel College di Cambridge. Nel
1610 fu ordinato sacerdote e due anni dopo divenne vicario della chiesa di St.
Botolph di Boston, nel Lincolshire, dove rimase per vent'anni. Il suo
filopuritanesimo lo portò a scontrarsi con le alte gerarchie
ecclesiastiche anglicane, in particolare con l'arcivescovo di Canterbury che ne
aveva contestato gli scritti. Nel 1633 si trasferì in America, nel
Massachusetts, sulla scia della grande migrazione dei puritani inglesi. Seguace
del Calvinismo e convinto che il clero fosse l'autorità alla quale gli
amministratori civili dovevano ispirarsi, esercitò il proprio ministero
con tale rigore da venire soprannominato il "papa puritano del Commonwealth del
Massachusetts". Condannò la democrazia, considerata forma di governo non
giusta, né nell'ambito della Chiesa né in quello dello Stato, e
trasformò il Governo del Massachusetts in un'oligarchia teocratica,
stabilendo inoltre che la vita della comunità avesse il suo centro in
quella che era insieme la chiesa e il municipio. Scrisse diverse opere, tra le
quali citiamo:
La promessa di Dio alla sua piantagione (1630)
Le
chiavi del Regno dei cieli (1643),
Le chiese congregazionali come sono in
realtà (1648) (Derby 1584 - Boston, Massachusetts 1652).