Giornalista e conduttore televisivo e radiofonico italiano. Dopo aver lavorato nella
redazione di "Paese Sera" (1956), fu redattore al "Corriere Mercantile" (1957) e
a "Grazia" (1960), direttore de "La Domenica del Corriere" (1978) e de "L'occhio"
(1979) - da lui stesso fondato - e collaboratore presso quotidiani e riviste quali
"Il Corriere della Sera", "Il Mattino", "La Stampa", "Epoca", "Gioia", "Film tv", "Il
Messaggero", "Gente". Nel 1962 passò dall'ambito giornalistico a quello radiofonico
(condusse
Buon pomeriggio, 1970) e quindi televisivo. Nel 1976 diresse
Bontà
loro, il primo talk-show della televisione italiana, seguito da
Acquario,
Grand'Italia,
Fascination,
Buona Domenica. Questa esperienza lo
portò a ideare il suo programma più famoso,
Maurizio Costanzo Show (1982-2004;
dal 2005 sul digitale terrestre), il talk show più longevo e popolare della TV italiana.
Dal 2004 diresse il programma di intrattenimento e informazione
Tutte le mattine,
che dal 2006 diventò pomeridiano cambiando il nome in
Buon pomeriggio. Direttore
di Canale 5 dal 1997 al 1999,
nel 1999 fu nominato presidente di Mediatrade, società del gruppo Mediaset
che si occupa di fiction televisiva. Direttore artistico del Teatro
Parioli di Roma dal 1988, ricoprì lo stesso incarico al Festival Città
Spettacolo di Benevento (1995-99) e al Teatro Ciak di Milano (1997-99). Fu anche
autore di alcune opere teatrali, rappresentate negli anni Settanta, quali:
Il
marito adottivo,
Cielo, mio marito,
Vecchi vuoti a rendere,
Con assoluta gratitudine,
Un amore impossibile,
Un coperto in
più. Pubblicò inoltre i libri
Smemorie (1984),
Racconti
d'amore (1988),
Visti da me (1995),
La TV è piccola? (1996),
Un paese anormale (1999),
Show (2001),
Chi mi credo di essere
(2004),
E che sarà mai? (2006) (n. Pescara 1938).