Letterato italiano. Fu al servizio degli Sforza, di
Colleoni e degli Estensi. Nel 1450 a Roma compose una commedia in prosa latina,
intitolata
Anichinus seu Fraudiphila. Nel 1455 fu maestro di ballo di
Ippolita Sforza e redasse il
Libro dell'arte del danzare, fonte
essenziale per la conoscenza della danza italiana del Quattrocento. In onore di
Francesco Sforza compose
La Sforzeide, poema volgare in 12 libri. Nel
1466 accettò di passare al servizio di Colleoni, nel castello di Malpaga.
Terminò la sua brillante e facile carriera di cortigiano, ospite degli
Estensi. A Borso d'Este è dedicato il poema
De excellentium virorum
principibus ab origine mundi per aetates, da lui stesso tradotto in
italiano. Scrisse, inoltre, una vita della Vergine:
Santissima vita di Nostra
Donna e un trattato d'arte militare (Piacenza 1429 - Ferrara
1484).