(dal latino
contratenor altus). La più grave
delle voci femminili, all'ottava superiore della voce maschile di basso. Il
termine indicava in origine una parte polifonica, senza riferimento a uno
specifico timbro vocale. La voce di
c. non ebbe una specifica
caratterizzazione drammatica fino al XVIII sec.; con l'opera romantica
acquistò un preciso carattere, corrispondendo spesso a un personaggio
maschile adolescente. Successivamente venne contrapposto al soprano come
carattere cupo e tenebroso, ma nello stesso tempo si confuse con il
mezzosoprano, allorché le differenze non riguardarono più i
personaggi ma la personalità e i mezzi delle singole cantanti. Tra i
musicisti che diedero importanza a questo registro, va ricordato senz'altro G.
Rossini.