eXTReMe Tracker
Tweet

Contraccettivo.

Anticoncezionale utilizzato per impedire la fecondazione. I c. tendono a impedire il contatto fra spermatozoo e ovulo, oppure a impedire l'annidamento dell'uovo fecondato nella parete uterina o, ancora, a impedire nella donna l'ovulazione. Essi possono essere meccanici o chimici, questi ultimi a loro volta distinti in locali e orali. Quelli locali vengono collocati nella vagina e sono di vario tipo: compresse spumogene, creme, gelatine, supposte vaginali. Quelli orali (pillole) sono costituiti da combinazioni di ormoni (progesterone ed estrogeno). Tutti i preparati chimici indicati sono destinati alla donna, ma è allo studio anche un c. orale destinato all'uomo. Anche i c. meccanici attualmente in uso, tranne il preservativo, sono tutti destinati alla donna: cappuccio cervicale, diaframma vaginale, spirale intrauterina. Nessun c. locale è completamente sicuro, per cui, a tutt'oggi, la maggiore garanzia è data dalla pillola orale, realizzata per la prima volta da G. Pincus e dal suo collaboratore J. Rock che la presentarono nel 1954. Si è discusso spesso, in sede medica, dei possibili effetti collaterali o della potenziale pericolosità della pillola per la salute della donna che ricorre a questo metodo di contraccezione, ma parere generale degli esperti è che non siano ancora stati fatti studi su tempi sufficientemente lunghi per accertare con sicurezza le influenze della pillola sull'organismo femminile. In particolare, pare ormai certo che la pillola possa intervenire a danno della salute di donne già predisposte a gravi disturbi circolatori, malattie del fegato, tumori al seno o all'apparato genitale. Si reputano, quindi, necessari periodici controlli e accurate analisi da parte delle donne che intendono avvalersi di questo tipo di c. Attualmente sono in fase di sperimentazione vari altri tipi di c. orali e sono largamente in uso tipi di pillole dal contenuto ormonale notevolmente ridotto.