Rivoluzionario socialista irlandese. Figlio di un operaio,
cominciò a lavorare molto presto e fece vari mestieri prima di dedicarsi
interamente all'attività di agitatore e di affermarsi come giornalista di
talento, provvedendo egli stesso, oltre che a scrivere, a comporre e a stampare
il suo giornale, portavoce del movimento repubblicano irlandese. Ogni suo
discorso e ogni suo articolo erano un incitamento alla rivolta. Dopo aver
partecipato alla formazione del Socialist Labour Party in Scozia, emigrò
negli Stati Uniti, continuando però a mantenere stretti rapporti col
movimento repubblicano irlandese di sinistra. Ritornato in patria, insieme con
J. Larkin creò una organizzazione di lotta sindacale che conquistò
un seguito a Belfast, oltre che nell'Irlanda meridionale e che si estese dai
lavoratori del trasporti a molte altre categorie operaie, organizzando un grande
sciopero nel 1913. Non appena si profilò la minaccia della guerra civile,
in seguito alla violenta controversia sulla
Home Rule, coordinò,
insieme con Larkin, l'azione dei socialisti irlandesi in unione con quelli
inglesi. L'idea che gli Irlandesi venissero chiamati a combattere per
l'Inghilterra lo indignava profondamente ed era deciso ad opporsi sino
all'ultimo sangue. Nella Pasqua del 1916, organizzò una rivolta; venne
fatto prigioniero e giustiziato. Tra i suoi scritti, citiamo
Il lavoro nella
storia irlandese. È inoltre autore di appassionati canti
rivoluzionari, tra cui il celebre
Rebel Song (Clones, Ulster
1870-1916).