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Connolly, James.

Rivoluzionario socialista irlandese. Figlio di un operaio, cominciò a lavorare molto presto e fece vari mestieri prima di dedicarsi interamente all'attività di agitatore e di affermarsi come giornalista di talento, provvedendo egli stesso, oltre che a scrivere, a comporre e a stampare il suo giornale, portavoce del movimento repubblicano irlandese. Ogni suo discorso e ogni suo articolo erano un incitamento alla rivolta. Dopo aver partecipato alla formazione del Socialist Labour Party in Scozia, emigrò negli Stati Uniti, continuando però a mantenere stretti rapporti col movimento repubblicano irlandese di sinistra. Ritornato in patria, insieme con J. Larkin creò una organizzazione di lotta sindacale che conquistò un seguito a Belfast, oltre che nell'Irlanda meridionale e che si estese dai lavoratori del trasporti a molte altre categorie operaie, organizzando un grande sciopero nel 1913. Non appena si profilò la minaccia della guerra civile, in seguito alla violenta controversia sulla Home Rule, coordinò, insieme con Larkin, l'azione dei socialisti irlandesi in unione con quelli inglesi. L'idea che gli Irlandesi venissero chiamati a combattere per l'Inghilterra lo indignava profondamente ed era deciso ad opporsi sino all'ultimo sangue. Nella Pasqua del 1916, organizzò una rivolta; venne fatto prigioniero e giustiziato. Tra i suoi scritti, citiamo Il lavoro nella storia irlandese. È inoltre autore di appassionati canti rivoluzionari, tra cui il celebre Rebel Song (Clones, Ulster 1870-1916).