Giureconsulto e uomo politico italiano. Condannato a morte
per le sue idee liberali, andò esule a Torino ma ritornò a Napoli
con Garibaldi nel 1860. Fu guardasigilli nel 1862 e 1878 e, poi, vicepresidente
del Senato. Propugnò l'abolizione della pena di morte (Calvanico, Salerno
1804 - Caserta 1880).