Voce latina: confesso. Formula della confessione generica
dei peccati nella liturgia latina, la cui origine risale all'uso dei sacerdoti
di confessare le proprie indegnità prima di offrire il Santo Sacrificio.
Il testo più antico del
c. è quello di Egberto di York (m.
735) e di Crodegango di Metz (m. 766). Lo si dice al principio della messa prima
dell'introibo, e in quella pontificale lo canta il diacono prima della
promulgazione dell'indulgenza e della distribuzione della comunione ai fedeli.
Nella distribuzione della comunione fuori dalla messa lo dice l'inserviente. Gli
ordini religiosi vi aggiungono il nome del fondatore.