Filosofo e matematico francese. Trasferitosi nel 1816 da
Montpellier a Parigi, vi seguì studi scientifici all'Ecole
Polytécnique, interessandosi contemporaneamente a problemi filosofici e
storici. Decisivo per il suo orientamento fu l'influenza di Saint Simon,
conosciuto nel 1817, con quale però ruppe clamorosamente il suo rapporto
di collaborazione come segretario privato dopo la pubblicazione della sua prima
opera,
Plan de travaux scientifiques nécessaires pour
réorganiser la société (1822). In questo breve scritto
era già presente il nucleo costitutivo del suo sistema, in cui sono
chiaramente individuabili le radici saintsimoniane, per quanto egli assegnasse
la preminenza al lavoro intellettuale rispetto a quello materiale. Fu proprio
questa divergenza a determinare la rottura col maestro.
C. ordinò
il proprio pensiero nei sei volumi del
Cours de philosophie positive (6
volumi, 1830-42) e nel
Système de politique positive, ou traité
de sociologie instituant la religion de l'humanité (4 volumi,
1851-54). Base di partenza della sua concezione positivistica è la
dottrina di Saint Simon che aveva concepito la storia come un continuo processo
evolutivo, nel corso del quale si alternano periodi organici e periodi critici:
ultimo periodo organico è stato il Medioevo che ha trovato nella teologia
l'espressione della propria fondamentale unità. Lo spirito
rivoluzionario, con la critica, la libertà di coscienza, il principio di
sovranità popolare, ha dissolto tale unità che, secondo
C.,
sarebbe stata nuovamente ritrovata nella scienza positiva. Secondo la concezione
comtiana, il corso della storia si svolge seguendo una legge naturale di
progresso (
legge dei tre stadi), attraverso cui passa l'umanità.
Nel primo stadio,
teologico (o immaginativo), l'uomo si rappresenta i
fenomeni come prodotti dall'azione, diretta o indiretta, di agenti
sovrannaturali, concepiti antropomorficamente; nel secondo stadio,
metafisico (o astratto), l'uomo sostituisce gli agenti soprannaturali con
delle forze astratte per spiegare i vari gruppi di fenomeni (forza fisica,
motrice, chimica, psichica, ecc.); nel terzo stadio,
positivo (o
scientifico), l'uomo, abbandonata l'idea dell'assoluto, si volge allo studio
delle leggi effettive che intercorrono tra i fenomeni, dando ad essi una
spiegazione razionale. Ad ogni stadio corrisponde un diverso grado di
organizzazione politica e sociale: lo stadio teologico è caratterizzato
da una civiltà teocratico-militare; lo stadio metafisico da una
civiltà borghese in cui vengono elaborati principi astratti quali
nazionalità, sovranità popolare, ecc.; lo stadio positivo è
caratterizzato invece da una civiltà industriale e in esso si ha
l'organizzazione delle forze produttive mediante la scienza. Alla legge dei tre
stadi sono soggette anche le singole scienze, ed esse perciò possono
essere classificate secondo il grado con cui si sono avvicinate o hanno
raggiunto lo stadio positivo. Alla matematica, base di tutte le scienze, si
susseguono gerarchicamente: astronomia, fisica, chimica, biologia, sociologia.
C. esclude la psicologia (considerata nell'ambito della biologia e della
sociologia) e la filosofia (considerata come sintesi oggettiva dei risultati
delle altre scienze). A
C. va il merito di aver formato e considerato la
sociologia come disciplina autonoma, indicandola come l'unica e più
completa delle scienze positive in quanto comprensiva di tutte le altre. A
C. risale la stessa introduzione del termine "sociologia" usato in
sostituzione della locuzione "fisica sociale" usata da Hobbes. La sociologia
è la scienza che deve presiedere alla riorganizzazione, in senso
positivo, della società umana. Essa vuole essere una fisica sociale,
ossia una rigorosa trattazione scientifica delle leggi che regolano la
società. Si divide in statistica sociale e dinamica sociale. La prima
descrive la società nelle sue condizioni costanti e comprende parte della
psicologia, economia politica, etica. La seconda, per mezzo della quale si
spiega l'evoluzione della società, comprende la filosofia della storia,
fondata sulla legge dei tre stadi. Secondo
C., con l'avvento della
concezione positiva si stabilirà l'ordine nuovo, il sapere (ossia la
scienza positiva e la filosofia positiva) servirà per conoscere le
relazioni costanti dei fatti, consentendo la previsione degli avvenimenti
futuri, e il potere temporale si assoggetterà spontaneamente a quello
spirituale rappresentato dai filosofi positivisti. Da queste enunciazioni
esposte nel
Corso di filosofia positiva, C. andò in seguito
orientandosi verso una visione religiosa a sfondo mistico (religione
dell'umanità), dominata dal sentimento, definito "principio effettivo",
che prese il posto dell'iniziale intellettualismo e scientismo. Negli ultimi
anni (
Système de politique positive, 1851-54;
Système de
logique positive, 1856) giunse a istituire una vera e propria religione
sullo schema di quella cristiana, proclamandosi "sommo sacerdote". Al posto del
vecchio Dio egli poneva l'Umanità: alla Trinità sostituiva il
Grand Etre composto dall'Umanità, dalla Terra (
Grand
Fétiche) e dallo Spazio (
Grand Milieu). La nuova
società sarebbe stata animata da uno spirito altruistico (
vivre pour
autrui) e avrebbe finalmente realizzato uno stato felice per gli uomini,
costituendo una comunità organica (Montpellier 1798 - Parigi
1857).