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Coira.

Città (30.800 ab.) della Svizzera, capitale del cantone dei Grigioni (7.105 kmq; 186.118 ab.), situata a 585 m s/m., sulla destra del fiume Plessur, poco a monte della confluenza col Reno, alle falde sud-occidentali del Monte Hochwang (2.533 m). Importante nodo stradale e ferroviario, è sede di industrie tessili, alimentari e metalmeccaniche. La moderna C. sorge nel luogo dell'antica Curia Raetorum, stazione sulle vie di comunicazione romane attraverso le Alpi Retiche. C. fu sede vescovile fin dal V sec. e il suo vescovo, che ottenne dall'imperatore Ottone I il dominio della città, fu nel Medioevo il signore più potente della Rezia. Solo nel XV sec. i mercanti di C. riuscirono a sottrarre al signore alcune delle sue prerogative, ma il potere temporale del vescovo terminò soltanto nel 1526 con la conversione della città alla Riforma. Il borgomastro di C. fu nel XVI e XVII sec. capo della lega Caddea. La cattedrale di Santa Maria (1155-1272) è una delle tre grandi chiese episcopali tardo romaniche della Svizzera (insieme a quelle di Zurigo e Basilea). Il tesoro conserva importanti oreficerie gotiche. Scavi eseguiti nella chiesa di Santo Stefano hanno portato alla luce resti dell'originaria costruzione paleocristiana (V-VI sec.) e frammenti di mosaici, ora al Museo Retico. La chiesa gotica di San Martino incorpora le fondamenta dell'originaria costruzione carolingia i tre absidi. Anche la gotica St. Luzi conserva una cripta circolare carolingia (VIII sec.) e una cripta romanica (1150). Al tardogotico risale il municipio (XV-XVI sec.). Numerose sono le case e i palazzi del Sei-Settecento. Il palazzo episcopale ha una facciata del 1733; il palazzo Buol (1780) è sede del Museo Retico, che raccoglie materiale archeologico e storico del cantone dei Grigioni. La Kunsthaus Chur contiene opere di artisti svizzeri dal XVIII al XX sec.