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Cirenaica.

Regione (855.000 kmq) storico-geografica della Libia orientale. Si estende sulla sponda orientale della Gran Sirte, la Marmarica, la zona predesertica e desertica e i territori posti ancora più a Sud fino alle pendici del Tibesti, al limite meridionale della Libia verso le repubbliche del Ciad e del Sudan. La città principale è Bengasi (450.000 ab.); seguono El Beida e Derna. La C. è divisa nelle province di Gebel Ahhdar, Derna e Bengasi. Il suo territorio è costituito prevalentemente da un altopiano di natura calcarea. Le zone elevate hanno l'aspetto di superfici tabulari o di dossi a pendenze dolci; verso il mare precipitano a declivi ripidissimi, rotti talora da terrazzi. Nel retroterra cirenaico a Sud della regione delle balze, la zona predesertica sfuma rapidamente in un tavolato desertico uniforme che si abbassa lentamente verso una linea di depressione diretta all'incirca da Ovest ad Est, segnata dalle cosiddette Oasi del 29° parallelo che sono effettivamente aree chiuse, depresse sempre di più a mano a mano che si procede verso oriente. A Sud di questa linea di depressioni il suolo si eleva nuovamente in un tavolato che nella superficie originaria era elevato a 500-700 m ma che è stato fortemente eroso. Il clima non è uniforme: l'elemento caratterizzante è la piovosità che varia notevolmente da un anno all'altro. Il clima dell'altopiano è caratterizzato da marcati squilibri termici diurni e stagionali. Data la maggiore piovosità, l'idrografia della C. è più ricca di quella della Tripolitania ma la struttura prevalentemente carsica dell'altopiano dà luogo a una complessa rete di acque che circolano sotterra e sgorgano all'aperto in sorgenti carsiche. Nella zona costiera compare la vegetazione mediterranea con la tipica macchia; condizioni più favorevoli presentano le profonde gole montuose. Nella popolazione prevale l'elemento arabo-berbero; gli Arabi si dividono in nove tribù che fanno risalire le loro origini agli invasori dell'XI sec. L'economia si basa sull'agricoltura, sulla pastorizia e sulla coltivazione di cereali. La risorsa più cospicua è costituita da petrolio; i maggiori giacimenti libici si trovano in C. specialmente nell'oasi di Zelten. per quanto riguarda le industrie sono ancora attivi alcuni stabilimenti impiantati dagli Italiani. • St. - La C. ha avuto vicende assai diverse dalla Tripolitania dalla quale la divide una zona assai poco abitata. I confini tra le due regioni passavano per la Gran Sirte. Venne colonizzata dai Greci di stirpe dorica verso il VII sec. a.C. Subì quindi la dominazione persiana e venne poi, dopo un breve periodo di autonomia, sottomessa da Alessandro Magno. Fu poi aggregata al regno Tolomei e verso il 100 a.C. cadde sotto l'influenza di Roma. Nel 74 a.C. divenne provincia romana. Verso la fine del IV sec. ebbe inizio la decadenza, dovuta a continue incursioni delle tribù dell'interno. Nel 642 la regione fu occupata dagli Arabi e successivamente dai Beduini. Nel 1517 ebbe inizio l'occupazione Turca. Nel 1837 si sviluppò il Movimento senussita che, verso l'inizio del XX sec., esercitava il controllo effettivo della regione. Quando (1911) gli Italiani sbarcarono in C. dovettero limitarsi ad occupare le località costiere, essendosi costituito, ad opera dei Senussiti, una sorta di governo autonomo. Il sopraggiungere della prima guerra mondiale obbligò gli Italiani a venire a patti con i Senussiti (accordo di Acrona 1917). Ma, a partire dal 1921, furono riprese dall'Italia le operazioni militari per ristabilire il dominio diretto del paese. Dopo la conquista italiana, la C. divenne una colonia distinta dalla Tripolitania fino al 1935, quando fu attuata la fusione dei due territori. Nel 1936 essi vennero denominati provincie e nel 1938 incorporati nel territorio metropolitano. Dopo la seconda guerra mondiale, la Gran Bretagna si rese garante del definitivo allontanamento degli Italiani e nel 1949 l'emiro Idris el-Senussi proclamò l'indipendenza della C. che venne riconosciuta dall'Assemblea generale dell'ONU a condizione che restassero uniti quei territori già facenti parte della Libia. Ciò portò alla proclamazione (1951) del regno di Libia avente a proprio sovrano Idris el-Senussi.