Console romano nell'87 a.C. Salì al potere quando
Silla, riconfermato nella carica di comandante, guidava l'esercito nella
spedizione d'Asia e Mario, dichiarato nemico della patria, si era rifugiato in
Africa. Partigiano di quest'ultimo,
C. ne chiese al Senato il ritorno,
che non fu accordato. Allora
C., recatosi in Campania, richiamò
Mario e, con lui, marciò contro Roma e se ne impossessò, compiendo
orribili stragi tra i seguaci di Silla. Morto Mario nell'86 a.C.,
C. si
trovò arbitro della situazione a Roma. Silla, compiuta la campagna
d'Asia, tornò in Italia con l'intento di vendicarsi, ma
C., che
per tre anni aveva retto il consolato, morì prima del suo arrivo, vittima
di una sedizione militare (m. Ancona 84 a.C.).