Poeta cisalpino di lingua latina, amico di Catullo. Autore
di carmi e del poemetto
Zmyrna, in cui cantò l'amore incestuoso di
Mirra per il padre
Cinira (V.). Sembra sia
stato ucciso dopo i funerali di Cesare dalla plebe infuriata, che lo
scambiò con Cornelio Cinna, che aveva cospirato contro il dittatore.
Delle opere di
C. ci sono pervenuti pochi frammenti (I sec. a.
C).