Uccello dell'ordine dei trampolieri, assai comune nelle zone
paludose. Si nutre di rane, lumache, insetti acquatici e di piccoli topi, che
riesce a cogliere col suo lungo becco. Vi sono molte specie di
c. ma la
più comune è quella bianca, diffusa in tutta Europa, che nidifica
sui tetti essendo abituata alla vicinanza dell'uomo. La
c. bianca, che
spesso raggiunge l'altezza di un metro, ha le punte delle ali nere, il becco e
le zampe rossi, il portamento grave e tranquillo. In Italia era, un tempo, assai
diffusa, ma le bonifiche delle terre paludose l'hanno resa piuttosto rara. La
c. nera, comune nell'Europa centrale ma rara anch'essa in Italia,
è alta quasi due metri e si nutre di rifiuti e di carogne. La
c.
è un uccello migratore e sverna nelle grandi savane africane.
• Etn. - La leggenda della
c. come
portatrice di bambini è di origini nordiche. Essa si lega alle credenze
primitive sulla nascita che, presso alcune popolazioni, non veniva connessa
all'attività sessuale ma era considerata un fenomeno naturale favorito da
eventi esterni. Di qui l'idea, conservata a lungo come credenza popolare, che il
passaggio di una
c. sulla casa fosse presagio di una futura
maternità. • Aer. - Nome di alcuni
aeroplani. In Italia fu dato al bombardiere Fiat BR-20, in Germania all'aereo di
collegamento Fieseler 156 C.