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Cialente, Fausta.

Scrittrice italiana. Sorella dell'attore Renato Cialente, sposò nel 1921 un agente di cambio che seguì ad Alessandria d'Egitto e con il cognome del quale iniziò a pubblicare i primi romanzi (Natalia, 1930; Pamela o la bella estate, 1935; Cortile a Cleopatra, 1936). Dal 1940, anno in cui si trasferì a Il Cairo, tenne alla radio egiziana una serie di trasmissioni radiofoniche di contenuto antifascista oltre a svolgere attività di giornalista. Tornata in Italia nel 1947, si stabilì a Milano, dove si dedicò alla letteratura. Influenzata inizialmente dal movimento stilistico di Bontempelli, orientò in seguito la sua narrativa verso un'analisi di tipo morale e psicologico per riconvertirla in seguito in uno spaccato storico-sociale ricco di suggestioni derivanti dalla sua permanenza in Egitto. Tra le opere citiamo: Ballata levantina (1961); Un inverno freddissimo (1966), documento e rievocazione psicologica del primo inverno milanese del dopoguerra; Interno con figure (1976); Le quattro ragazze Wieselberger (1976), sulla distruzione di una famiglia borghese nella Trieste del XX sec. (Cagliari 1898 - Berkshire, Inghilterra 1994).