Compositore francese. Trasferitosi a Roma nel 1650,
studiò con G. Carissimi e tornò a Parigi solo nel 1662 iniziandovi
un'intensa attività teatrale: compose musiche di scene per lavori di
Molière (
La contessa d'Escarbagnas; Il matrimonio per forza; Il malato
immaginario), di P. Corneille (
Andromeda) e di molti altri autori.
Nel 1678 fece rappresentare la sua prima opera,
Gli amori di Aci e
Galatea, cui fecero seguito altri quattro lavori, tutti perduti tranne
Medea, nel 1693, su libretto di Th. Corneille. Compositore estremamente
prolifico,
C. fu fortemente influenzato dallo stile italiano e
rivaleggiò con Lulli. La sua enorme produzione di musica sacra comprende
numerosi oratori, forse il genere in cui, seguendo assai da vicino lo stile del
suo maestro Carissimi,
C. diede il meglio di se stesso. Citiamo:
La
negazione di Pietro e
Te Deum (Parigi 1634 o 1636-1704).