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Cercopiteco.

Zool. - Nome italiano di Cercopithecus, genere di scimmie catarrine appartenenti alla famiglia dei Cercopitecidi, sottordine Antropoidei, ordine dei Primati. I veri c. sono riuniti nella sottofamiglia dei cercopitecini alla quale fanno capo però anche altri generi, tra i quali i mandrilli, i macachi, i cinocefali, ecc. Le forme del genere c. si distinguono per la corporatura snella e il portamento elegante; hanno gli arti posteriori più lunghi di quelli anteriori già notevolmente sviluppati e con dita della mano riunite alla base da una membrana. Il corpo è lungo dai 35 ai 70 cm oltre alla coda che non ha mai una lunghezza inferiore ai 50 cm e che viene abitualmente tenuta sollevata. La faccia è quasi sempre prominente. Di norma il mantello è molto bello, a colori vivaci particolarmente sul capo, sul petto e sulla gola. Naturalmente esso varia da specie a specie. Una zona pelosa separa le callosità ischiatiche e sono quindi meno appariscenti che non nel genere papio che comprende l'amadriade e i babuini. Di solito i c. se ne stanno appollaiati sugli alberi, ma alcune specie (c. grigio verde) preferiscono vivere nelle boscaglie o nella savana. Alla sera si riuniscono su un grande albero dal fitto fogliame. Spesso formano dei branchi più o meno numerosi in rapporto alla disponibilità di cibo. La madre partorisce un solo piccolo che per qualche tempo si fa trasportare dalla genitrice tenendosi saldamente aggrappato al suo ventre. Quasi tutti i c. sono insidiati dall'uomo per l'elegante pelliccia e anche dai pitoni e, soprattutto, dal leopardo. Citiamo qui alcune delle specie più diffuse in Africa, il solo continente da essi abitato. Bellissimo è il c. diadema dalla pelliccia elegantemente colorata, tendente per lo più al grigio-verdastro o all'azzurrino con testa nera superiormente e attraversata da una banda bianca sulla fronte. Nella Guinea vive il c. mona, dotato di uno splendido mantello così come il c. di Hoest, proprio del Ruanda Urundi. Altre specie abbastanza comuni sono: il c. nasobianco maggiore, quello "minore", il c. dai mustacchi (detto anche cefo), il c. di Brazza, assai robusto, abitante delle foreste pluviali; il c. diana, la scimmia verde (c. etiope); il talapoin, il più piccolo di tutti, e il c. di Allen.