(o
Cavaliere, Emilio del). Compositore italiano.
Appartenente ad una famiglia nobile, compì gli studi a Roma ove, dal 1578
al 1584, svolse attività di organizzatore musicale in San Marcello. Verso
il 1585 si trasferì a Firenze e nel 1588 il cardinale Ferdinando
dé Medici lo nominò sovrintendente per le manifestazioni musicali
e artistiche della corte granducale. In tale veste musicò nel 1589 uno
degli intermedi che furono rappresentati in occasione delle nozze di Ferdinando
de' Medici e Cristina di Lorena. Tornò a Roma dopo il 1597 e vi
musicò la
Rappresentazione di anima e di corpo, un'allegoria
drammatica del padre Agostino Manni che fu eseguita, non in forma scenica,
all'oratorio della Vallicella nel 1600. A tale lavoro il
de' C. deve
principalmente la sua fama, in quanto la
Rappresentazione viene
generalmente considerata come il primo esempio di Oratorio (parti vocali si
alternavano a quelle corali, mentre gli strumentisti si trovavano dietro la
scena). Della produzione del
de' C., che appartenne alla Camerata
Fiorentina, conserviamo anche il madrigale
Godi turba immortal, una
Canzone al ballo, l'oratorio
L'ascensione del Nostro Salvatore e
le
Lamentationes Hieremiae Prophetae per soli, coro e organo, composte in
collaborazione con D. Isorelli. Abbiamo invece perduto le musiche delle due
favole pastorali
Il Satiro e
Il Fileno su testi della poetessa
Laura Guidiccioni (Roma 1550 circa-1602 circa).