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Cavalier, Jean.

Calvinista francese, capo dei camisards. Rifugiatosi a Ginevra per sottrarsi alle persecuzioni contro i protestanti francesi, ritornò nella propria terra dopo lo scoppio della rivolta nelle Cévennes, detta dei Camisards (v.) e si pose a capo dei guerriglieri riuscendo a fronteggiare con duemila uomini, l'ingente spiegamento di forze inviate nella zona. Nel 1704, quando ebbe inizio la fase decrescente, negoziò la propria resa col maresciallo Villars, ottenendo in cambio una cospicua pensione e un brevetto di colonnello. Anziché mettersi al servizio di Luigi XIV, preferì lasciare la Francia insieme con un centinaio di compagni. Passò in Svizzera e fu successivamente al servizio della Savoia, dell'Olanda e dell'Inghilterra, ottenendo la promozione a generale e la nomina a vicegovernatore dell'isola di Jersey. Continuò a seguire e a sostenere dall'estero la lotta dei gruppi di camisards che avevano continuato a combattere sulle montagne delle Cévennes, pur essendo stato accusato di "tradimento" da molti ex compagni (Ribaute, Gard 1681 - Chelsea, Londra 1740).