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Castro y Bellvis, Guillen de.

Poeta drammatico spagnolo. Fu amico di Lope, Calderon, Tirso, Alarcon; ebbe la protezione del duca di Osuna e del duca di Olivares. I suoi ultimi anni furono amareggiati da un matrimonio infelice. La sua vasta produzione comprende drammi cavallereschi (Il Conte di Alarcos, Don Chisciotte, ecc.), di argomento classico (Gli amori di Didone ed Enea), di cappa e spada (Il curioso impertinente), di fantasia (La giustizia e la pietà) e storici (Le imprese giovanili del Cid. Le prodezze del Cid). Queste ultime opere, che costituiscono una dilogia, sono considerate come il suo capolavoro, per l'impeto, il calore, l'austerità cavalleresca che le anima. Nocque alla fama del C. l'imitazione che del Cid fece il Corneille. Sulla superiorità dell'un poeta sull'altro fu gran questione fra Francesi e Spagnoli. La critica romantica diede la palma ai due drammi del C., scorgendo in essi una poesia più fresca e possente che nel più raffinato Corneille (Valenza 1569-1631).