Semifreddo di castagne

Le castagne sono le caramelle dell'inverno. Cose c´e´di piú goloso che scottarsi le mani con le caldarroste mentre si passeggia al freddo.

di Simonetta Nepi -  08 Dicembre 2011

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E' un gesto che per qualche strano motivi mi ha sempre riportaro a atmosfere da piccola fiammiferaia,da cantico di natale di Dickens, mi riporta a ritmi ottocenteschi: le caldarroste sono semplici, essenziali, primitive, e infantilmente buone.Poi passeggiando con il cartoccio in mano a Milano ci si imbatte nelle vetrine delle pasticcerie cariche di marron glacé, tra cui appaiono violette candite e subito si fa un passo indietro, non tanto perché terrorizzati dai prezzi, ma perché quei dolcetti mi riportano a atmosfere settecentesche, di parrucche, crinoline e cicisbei. E il richiamo é irresistibile: come fare a meno di sentirsi per un attimo accanto a un camino in stile Luigi xv?. In base alla congiuntura ne compro uno (stile piccola fiammiferaia) o una scatolona (stile madame Pompadour)...e per un attimo, anche uno solo si va in un altra dimensione spazio tempo.E adesso la ricetta con le castagne: é una della tante che ho trovato in uno delle migliaia di foglietti, quadernetti, schede, libri e quant'altro raccolti da mia mamma in giro per il mondo. Mia madre é una specie di Claudia Roden non mediatica e ha raccolto un patrimonio di ricette della nostra tradizione e dei suoi viagi in giro per il globo dove incontrava non solo le popolazioni locali ma anche quella specie di tribú cosmopolita e multietnica che va in giro per il mondo fatta da tecnici, diplomatici, studiosi, giornalisti e avventurieri di vario genere..si anche questi ultimi esistono (e a quanto pare sono in prevalenza olandesi, come vuole la leggenda). Oltretutto, con grande stupore di mia figlia, mia madre ha tutto. Quando intendo tutto é tutto: dal berberé allo stampo da Kugelhopf, dai pirottini alla tajine, dai cocci al Bimby. Mandorle, canditi, farine del territorio e d'oltremare, marmellate (ovviamente fatte da lei, dal sedano alle pesche passando per il melograno).  Questa é una ricetta della nonna magica, come dice mia figlia. Ha il vantaggio di non avere troppo grassi.
Ingredienti:
500 gr di castagne
100 gr di zucchero
1 bicchiere di cognac o rhum
latte q.b.
essenza di vaniglia
Preparazione:
Lessare e sbucciare le castagne. E' un po' noiso ma fa parte del rito, evitate di mangiarvele mentre le sbucciate come succede a me. Cospargerle con lo zucchero e l'essenza di vaniglia.e metterle a cuocere a fuoco lento, bassisimo per 10 minuti.
Passare le castagne ammorbidite nel settacio o in un mixer con un po' di latte e il liquore. Deve avere la consistenza di un puré per cui versare il latte pochissimo alla volta. Amalgamare bene il composto. Inumidire con un po' d'acqua degli stampini da flan (io ho usato quelli di stagnola) e versare il composto compattandolo bene. Mettere in frigo per almeno due ore. Sformare e decorare con cioccolato o come si vuole.