Residenza del presidente degli Stati Uniti d'America. Fu
progettata alla fine del XVIII sec. da James Hoban, che diede inizio ai lavori
il 12 ottobre 1792 in occasione del trecentesimo anniversario della scoperta
dell'America. La
C.B. venne costruita a Washington in attesa che la
capitale, allora Filadelfia, venisse trasferita appunto nella nuova sede
(1° novembre 1800). Il primo presidente che andò ad abitarvi fu John
Adams; allora la residenza non si chiamava ancora
C.B. e non era ancora
stata terminata. Si chiamava semplicemente
President's Palace, e da
Jefferson ebbe poi il nome di
President's Home. Nel 1814, mentre si
alleggeriva la pressione napoleonica in Europa, ripresero le ostilità
contro gli Stati Uniti e il 24 agosto 1814 un corpo di sbarco britannico formato
da 4.500 uomini soltanto, occupò la baia di Chesapeake e risalì il
Potomac verso Washington. La capitale venne abbandonata frettolosamente sia
dalle truppe che avevano il compito di difenderla, sia dallo stesso presidente e
dalla sua famiglia. Il palazzo venne incendiato, come altri della città,
dalle truppe inglesi. Dopo la fine della guerra Hoban ebbe l'incarico di
ricostruire la residenza e poiché i muri rimasti in piedi dopo l'incendio
erano tutti anneriti dal fuoco, egli li fece dipingere completamente di bianco
dando origine alla denominazione di
C.B. Pare tuttavia che tale nome
fosse già in uso nel 1813 e forse anche negli anni precedenti. Comunque
nel 1818 la residenza venne ufficialmente chiamata
Executive Mansion e fu
soltanto nel 1902 che il presidente Theodore Roosevelt rese ufficiale il nome di
C.B. col quale il palazzo era popolarmente
chiamato.
La Casa Bianca a Washington