Pittore italiano. Cugino di Annibale e Agostino e capo
dell'Accademia bolognese. È il più vecchio dei tre e oggi è
il meno considerato, sebbene sia il più importante nell'evoluzione della
pittura barocca bolognese attraverso i suoi allievi: Guido Reni e il Guercino.
Diventò una figura importante a Bologna come capo, insieme ai cugini, di
una nuova scuola. Criticati per l'eccessivo realismo nella decorazione del
palazzo Fava (1584), i tre
C. fondarono un'Accademia con un programma
eclettico e antimanierista. Il nuovo stile da essi proposto doveva riunire in
sé quelle che essi giudicavano le qualità migliori della pittura
del Cinquecento, il disegno classico, il colore lombardo, la forza del
Michelangelo, la verità e il naturalismo del Tiziano, la purezza del
Correggio, la simmetria di Raffaello, la costruzione prospettica del Tibaldi,
l'inventiva del Primaticcio e un po' della grazia del Parmigianino. Ludovico fu
a Roma per breve tempo nel 1602, e dedicò la maggior parte della sua
attività a Bologna, dove fra l'altro dipinse la celebre
Madonna degli
Scalzi, e dove continuò a dirigere l'Accademia dopo aver litigato con
i cugini (Bologna 1555-1619).