Imperatore d'Austria. Ultimo sovrano asburgico. Figlio
dell'arciduca Luigi e nipote di Francesco Giuseppe, divenne principe ereditario
dopo l'attentato di Sarajevo, che costò la vita a suo fratello, Francesco
Ferdinando (1914). Salì al trono nel 1916, alla morte di Francesco
Giuseppe, in pieno conflitto mondiale. La sua linea politica era fondata sul
tentativo di evitare lo sfaldamento dell'Impero austro-ungarico sotto l'urto
delle diverse nazionalità che lo componevano. A questo scopo, nel
settembre del 1918 emanò un editto che trasformava l'Austria in una
Confederazione. Tentò, inoltre, di avviare una pace separata con gli
Alleati, ma tutti i suoi sforzi vennero frustrati dalla sconfitta militare e
dallo scoppio della Rivoluzione austriaca che lo costrinse, sempre nel settembre
del 1918, ad abbandonare il trono, senza tuttavia forzarlo all'abdicazione. Si
rifugiò in Ungheria, ma dopo essere stato effettivamente deposto nel
1919, riparò in Svizzera. Tentò di riacquistare la corona
ungherese con un colpo di Stato nel 1921, ma venne catturato ed esiliato
nell'isola di Madera, dove morì l'anno successivo (Persenbeug 1887 -
Funchal, Madera 1922).