Pubblicista italiano. Debuttò nel 1909 col
settimanale "La difesa dell'arte", cui fecero seguito, tra il 1911 e il 1913,
"Il Centauro" e la "Rivista d'arte di scienza e di vita". Attivo nel movimento
futurista, nel dopoguerra fu direttore di "Roma futurista", "L'Ardito", "La
Testa di ferro" e "Il principe". Fu uno dei più convinti sostenitori del
Fascismo durante il ventennio e diresse varie testate, fra cui il quotidiano di
Roma "L'impero" (insieme a E. Settinelli), il "Brillante" e "Oggi e domani"
(Sansevero 1889 - Roma 1935).