Settimo generale della Compagnia di Gesù. Entrato
nell'Ordine nel 1604, durante la sua vita e nelle varie cariche da lui rivestite
diede sempre un esempio singolare di virtù e di zelo, distinguendosi
nell'amore per i poveri e nelle opere di bene. Durante la carestia e la
pestilenza di Roma del 1648-49, organizzò abilmente le opere di
carità, fino a nutrire per due mesi parecchie migliaia di poveri; si pose
a servizio dei colpiti dal male fino a contrarre il morbo, che lo condusse alla
morte. Oltre alle lettere e alle istruzioni rivolte ai suoi sudditi,
C.
pubblicò alcuni opuscoli ascetici sotto il nome di Luigi Sidereo (Andria
1585 - Roma 1640).