Scrittore russo. Di origine contadina e autodidatta,
influenzato dalle opere di Michailovskij e di Korolenko, cominciò a
scrivere (1890) prendendo come soggetto i miserabili ambienti delle grandi
città russe dell'epoca o descrivendo tristi episodi della campagna
dov'era nato e cresciuto. Gorkij ne apprezzò l'opera e lo aiutò
anche nella sua carriera inserendolo nel mondo editoriale. Molti racconti
pubblicati su riviste furono poi raccolti nel volume
Misantropi (1913).
Tra le altre opere di successo, il racconto
La Paesana, Rompicolli, il
romanzo
Belij Skitt (Il romitaggio bianco), cui seguì più
tardi
Sten'ka Rasin, romanzo storico, intitolato all'eroe della prima
rivoluzione contadina russa. Nel 1930
C. pubblicò un'opera
autobiografica dal titolo
Maja zizn (La mia vita) (Zakumichinskoe,
Olonetz 1870 - Mosca 1937).