Parte superiore di qualcosa. ║ Ciascuna delle due
estremità di un corpo. ║ Persona dotata di funzioni di comando su
altri, o su di un'impresa, o sullo Stato. Se il termine è usato unito ad
un sostantivo che lo specifica, serve per indicare una persona appartenente ad
una determinata categoria lavorativa e ha il compito di guidare tale gruppo di
lavoro. ║ Singola unità all'interno di un insieme.
• Anat. - Parte superiore del corpo umano e
animale, unita al tronco tramite il collo e caratterizzata dalla presenza
dell'apertura orale e di numerosi e importanti organi di senso. Dal punto di
vista osteologico, le ossa del
c. si distinguono in due gruppi, e
cioè le ossa
craniche e le ossa
facciali. Le ossa
craniche hanno quasi tutte forma piatta e sono saldamente congiunte fra
di loro in modo da formare la
scatola cranica. Esse sono costituite da
otto
frontali, due
parietali, due
temporali (nella sezione
dell'orecchio), l'
occipitale, l'
etmoide e lo
sfenoide. Le
ultime due ossa appartenenti a questo gruppo sono situate nella parte inferiore
del cranio e al di sopra delle ossa facciali. Nell'osso occipitale è
presente il
foro occipitale, attraverso il quale si verifica il passaggio
del midollo spinale. Le ossa
facciali comprendono invece la
mascella
superiore (formata a sua volta da 13 ossa) e la
mascella inferiore, o
mandibola, che risulta costituita dal solo osso mascellare inferiore,
l'unico osso mobile. Le ossa più importanti della mascella superiore sono
i
mascellari, le ossa di dimensioni maggiori, sopra i quali si
inseriscono tutte le altre ossa:
nasali, zigomatiche, palatine,
lacrimali, l'
osso impari, il
vomere, ecc. Allo scheletro del
c. appartiene anche un piccolo ossicino che costituisce la base della
lingua, chiamato
osso ioide. Il
c. dell'uomo presenta
caratteristiche del tutto diverse da quelle di ogni altro animale: la fronte
è prominente, la bocca non è sporgente e gli occhi, anziché
trovarsi in posizione laterale, sono frontali. Nei quadrupedi il
c.
è quasi appeso alla colonna vertebrale, mentre nell'uomo è infisso
nella parte più elevata e sporge in ugual misura davanti e dietro. Nel
periodo compreso tra la nascita e la maturità, il
c. subisce un
notevole e progressivo cambiamento; infatti nel neonato il
c. è
formato di parti sconnesse, che lasciano persino esposto il cervello in qualche
punto (
fontanelle); nell'adulto invece queste parti sono saldate in modo
forte tra di loro attraverso una sutura rigida, fino a formare un'unica scatola,
solida e di forma adatta a contenere e proteggere il cervello. Le arcate
orbitali diventano via via più sporgenti fino alla pubertà,
momento in cui l'occhio si affonda nell'orbita, la guancia si allunga e il viso
nella sua complessità perde la rotonda carnosità tipica
dell'infanzia. L'accrescimento delle cavità d'aria delle arcate
sopracciliari e della mascella superiore, in comunicazione con il naso, aumenta
la sonorità della voce. La mascella inferiore, ispessendosi per
prepararsi ad accogliere denti più robusti, si allunga maggiormente
conferendo al viso un compiuto aspetto di maturità. Nel periodo della
vecchiaia, invece, solitamente le mascelle si riavvicinano, a causa della
mancanza di denti, mentre il mento tende verso il naso e il viso nel suo insieme
subisce un rimpicciolimento. • Agr. - Tralcio
fruttifero dotato minimo di tre gemme e con una lunghezza che varia a seconda
dei sistemi utilizzati per la potatura. • Arald.
- Pezza situata nel terzo superiore dello scudo.
• Mar. - Nella marina militare, il termine,
utilizzato prima delle singole qualifiche delle categorie e specialità,
indica i sottufficiali che hanno grado superiore a sergente maggiore.
• Geogr. - Sporgenza di notevole altezza formata
dall'estremità di terra che avanza verso il mare. Quando
l'estremità che si spinge nel mare è bassa e rocciosa, si dice
punta; se invece è bassa e allungata, si chiama
lingua.