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Čapek, Karel.

Giornalista, drammaturgo e romanziere ceco. Compiuti gli studi di Filosofia all'università di Praga, incominciò a scrivere come giornalista, attività che Č. affiancò sempre a quella di scrittore e di commediografo. Le sue prime pubblicazioni, Le profondità brillanti e altre prose (1916) e Il giardino di Krakonoš (1918) sono il risultato di un lavoro di collaborazione con il fratello Joseph. Oscillante tra una concezione dinamica e d'avanguardia della vita e nostalgie idilliche e antitetiche alla civiltà meccanica, Č. si affermò soprattutto nel teatro dove portò in scena Il brigante (1920), il famoso dramma RUR (Russum's Universal Robots, 1920), Dalla vita degli insetti (1921), in cui il fratello curò la scenografia, L'affare Makropulos (1922) e Adamo il Creatore (1927). Celebri risultano anche i suoi romanzi, che conservano il carattere di originale immaginazione di Č. Tra essi, citiamo: La fabbrica dell'assoluto (1922) e Krakatit (1924). Un mutato cambiamento d'interesse evidenziano i romanzi Hordubal (1933), Una meteora (1934) e Una vita comune (1934), dove domina l'analisi psicologica dei personaggi. Della sua vastissima produzione, ricordiamo inoltre: i libri di viaggio Le lettere dall'Italia, Le lettere dall'Inghilterra, La gita in Spagna, Le immagini dell'Olanda, Il viaggio nel Nord; i racconti La guerra contro le salamandre, Vita e opere del compositore Foltyn (incompiuto e pubblicato postumo), Racconti dall'una e dall'altra tasca; i saggi filosofici e letterari Delle cose comuni ossia Zóon politikon, Pragmatismo ovvero filosofia della vita pratica, Marsyas ossia al margine della letteratura, Gli apocrifi, Discorsi con T.G. Masaryk, Silenzio con TGM (Malè Svatonovice 1890 - Praga 1938).