Principio attivo contenuto nella cantaride
(V.). Chimicamente la
c. è
l'anidride dell'acido cantaridinico, ed è usata in farmacologia come
vescicante. Una prolungata permanenza della
c. sulla pelle produce la
formazione di bolle e vesciche; il suo assorbimento attraverso i pori può
determinare infiammazione delle vie urinarie e anche della mucosa gastrica.
Usata anche come afrodisiaco, è pericolosa per la sua
velenosità.