Uomo politico italiano. Chiamato a far parte del Governo per
la prima volta nel 1946, ebbe il ministero del Commercio con l'estero in un
momento in cui l'Italia faceva grandi sforzi per uscire dall'autarchia e dalla
miseria. Vicepresidente del Consiglio interministeriale per la ricostruzione,
è stato titolare delle Finanze e Tesoro uniti nel 1947, delegato italiano
per il Piano Marshall a Parigi e poi a Washington, delegato dell'Italia all'OECE
e infine ministro senza portafoglio della Cassa per il Mezzogiorno dal 16 luglio
1953 al 26 febbraio 1958. Dimessosi da deputato perché eletto presidente
della Banca europea degli investimenti (gennaio 1958 - aprile 1959),
C.
assunse nel 1959 la presidenza del Consiglio nazionale dell'economia e del
lavoro (CNEL), carica che tenne fino alla morte con la breve parentesi della
presidenza della Montedison nel 1971 (Frascati, Roma 1891 - Roma
1974).