Riformatore religioso italiano. Nel 1881 pubblicò la
sua
Confessione di fede e fondò la cosiddetta
Chiesa cattolica
riformata d'Italia. Egli accettava la gerarchia ecclesiastica ma riteneva
che i vescovi dovessero essere eletti dal clero minore e dai laici; inoltre
riconosceva al papa una supremazia solo nominale e non lo riteneva infallibile.
Fondò a Roma il giornale "Il labaro", che sparì dopo poco tempo, e
rinacque a San Remo. Nel 1883 inaugurò a Roma una cappella, aprì
alcune scuole e venne riconosciuto come sacerdote della
Chiesa di Dio dal
vescovo episcopaliano di Long Island. Nel 1902 il
C., all'età di
71 anni, abiurò nella cappella del Pontificio collegio pio
latino-americano in Roma, ritornando in seno alla Chiesa cattolica (Roma
1831-1902).