(detto
il Pistoia). Poeta italiano. Visse alla corte
di Niccolò da Correggio e di Ercole I d'Este finché, caduto in
disgrazia, vagò per tutte le corti d'Italia lamentandosi della sua
miseria. Viene considerato il maggior esponente della letteratura
satirico-burlesca della seconda metà del XV sec. Danno pregio alle sue
opere le trovate comiche e buffe e il linguaggio sciolto e pittoresco. I suoi
versi migliori sono nei
Sonetti faceti, di carattere politico, scritti
per la calata in Italia di Carlo VIII (Pistoia 1436 - Ferrara
1502).