Fis. - Termine che viene usato per descrivere lo scambio di
energia che si ha tra due corpi a diversa temperatura. Per definizione, il
c. passa dal corpo più caldo al corpo più freddo. La
quantità unitaria di
c. è quella che provoca il
riscaldamento di un grammo di acqua da 14,5° C a 15,5° C a pressione
atmosferica. Questa quantità unitaria è detta
caloria
(simbolo: cal). L'acquisto o la cessione di
c. da parte di un corpo
provoca una variazione della sua energia interna, ma non necessariamente una
variazione di temperatura. Si possono avere infatti altri effetti, come
variazioni di volume, cambiamenti dello stato di aggregazione, reazioni chimiche
o produzione di lavoro meccanico. Il più comune processo che produce
c. è la combustione, ma sono molte le reazioni chimiche che
liberano
c.: esse sono dette esotermiche. Nel sistema internazionale
(S.I.), la quantità di
c. si misura in unità di energia,
cioè in joule (j), ma è tuttora molto usata la vecchia
unità, ovvero la caloria e il suo multiplo, la
kilocaloria
(simbolo kcal; 1 kcal = 1.000 cal). Il
c. si trasmette da un corpo a un
altro, oppure attraverso uno stesso corpo, in tre modi differenti: per
conduzione, per convezione e per irraggiamento. Nella conduzione, la
trasmissione del
c. avviene senza alcun trasporto di materia. È
tipica dei corpi solidi, ma può anche avvenire, sebbene in piccola
misura, nei liquidi e nei gas. Dicesi conducibilità termica l'attitudine
a trasmettere
c. per conduzione ed essa dipende dalla regolarità e
dalla compattezza della struttura del corpo, dalla sua composizione chimica e
così via. È esperienza di tutti i giorni l'incontro con buoni o
cattivi conduttori di
c.: per fare un esempio, è diverso mescolare
un liquido bollente con un cucchiaio di metallo piuttosto che con un mestolo di
legno. Nella convezione, la propagazione del
c. avviene con trasporto
macroscopico di materia e ciò avviene tipicamente nei fluidi. Il
c. infatti viene trasportato soprattutto dalle molecole con i loro
movimenti entro la massa del fluido. Le porzioni di fluido più vicine
alla sorgente di
c. diventano più leggere di quelle circostanti e
si allontanano, mentre le porzioni più fredde prendono il loro posto.
Questo dà luogo a una corrente fluida con trasporto di
c. Si parla
in questo caso di convezione naturale (l'acqua contenuta in una pentola posta
sul fuoco si scalda in questo modo). Nel caso invece di convezione forzata, si
provocano artificialmente le correnti di fluido necessarie per il trasporto del
c. tramite un lavoro esterno. Generalmente alla convezione forzata si
sovrappone quella naturale. L'irraggiamento è un altro modo con il quale
il
c. si propaga, questa volta senza alcun supporto materiale. Il
c. che, per esempio, arriva sulla terra dal sole si propaga per
irraggiamento; lo stesso dicasi per il
c. emesso da una stufa, e
così via. Tutti i corpi emettono radiazioni elettromagnetiche. Le
radiazioni le cui frequenze sono all'interno della banda detta dell'infrarosso
hanno proprietà specificatamente termiche, cosicché riscaldano i
corpi sui quali incidono, mentre sottraggono
c. ai corpi dai quali
vengono emesse. ║
C. specifico: quantità di
c.
necessario per elevare di 1° C la temperatura di un grammo di una sostanza.
║
C. latente: quantità di
c. che occorre dare o
sottrarre all'unità di massa di una sostanza per farla cambiare di stato.
Si può avere così il
c. latente di fusione, di evaporazione
e così via. Una volta raggiunta la temperatura a cui avviene il passaggio
di stato, la somministrazione di
c. induce il cambiamento di stato a
temperatura costante. In altre parole, il
c. (latente) che si
somministra, pur realizzando il cambiamento di stato non provoca mutamenti
dell'energia interna. ║
C. di reazione: quantità di
c. che viene emessa o assorbita nel corso di una reazione chimica.
• Zool. - Periodo in cui la femmina di varie
specie animali è disposta all'accoppiamento. In tale periodo si ha quindi
eccitamento sessuale e in generale ricerca del maschio.
• Med. -
Colpo di c.: deriva da una
insufficiente dispersione di
c. da parte dell'organismo e da permanenza
in ambienti troppo caldi. Generalmente esso è accompagnato da una forma
di collasso di entità più o meno grave.
CALORI SPECIFICI DEI
SOLIDI (valore medio tra 0°
e 100°C, in cal/g°C)
|
Acciaio Alluminio Amianto Argento Asfalto Bronzo
e Ottone Carbone
fossile Carta Ebanite Ferro Ghisa Grafite Lana Magnesio Mercurio Nichel Oro Piombo Platino Porcellana Rame Stagno Sughero Tufo Vetro Zinco
|
0,12 0,217 0,195 0,056 0,223 0,09 0,31 0,32 0,34 0,118 0,13 0,20 0,41 0,25 0,033 0,108 0,031 0,031 0,032 0,256 0,093 0,057 0,49 0,33 0,29 0,094
|