Uomo politico italiano. Dopo aver studiato sotto la guida di
Romagnosi, prese parte ai moti del 1831. Successivamente le sue convinzioni
politiche si orientarono verso il moderatismo e, dedicatosi alla carriera
politica, venne eletto deputato nella circoscrizione di Pallanza. Amico di
Gioberti, ebbe da questi nel 1848 l'incarico di ministro dell'Istruzione
pubblica. Durante la seconda fase della prima guerra d'Indipendenza (1849), fu
presente al seguito del re alla battaglia di Novara e, successivamente,
all'abdicazione di Carlo Alberto in favore di Vittorio Emanuele II. Fece parte
della delegazione piemontese che trattò l'armistizio con gli Austriaci.
In seguito divenne uno dei più fedeli collaboratori di Cavour e uno dei
dirigenti del Partito moderato. Nel 1859 venne nominato presidente della Camera
e nel 1858 senatore. Nello stesso anno ottenne nuovamente la carica di ministro
dell'Istruzione pubblica. Dopo la pace di Villafranca (1859) si dimise con tutto
il ministero Cavour. Successivamente venne nominato membro del Consiglio di
Stato (1860), prefetto di Torino (1864), ministro dell'Interno nel Governo
Menabrea (1868). Ottenne poi il titolo di ministro di Stato e fu scelto come
rappresentante italiano presso il Governo di Londra. Rimase in Inghilterra sino
al 1875, anno in cui, tornato in Italia, assunse la presidenza del Consiglio di
Stato (Pallanza 1809 - Roma 1891).