(o
Bucero, Martin). Riformatore protestante tedesco.
Appartenente all'ordine domenicano, aderì alla Riforma protestante
immediatamente dopo la pubblicazione nel 1517 delle 95 Tesi di Lutero.
Iniziò la predicazione nel 1520, ponendosi al servizio della corte
palatina. Nel 1522 gli fu assegnata la parrocchia di Landstuhl, ma l'anno
seguente era a Strasburgo dove svolse la propria attività di riformatore,
istituendo un sistema che si collocava nella posizione intermedia tra quello
luterano e quello zwingliano e al quale si ispirò largamente Calvino che
a Strasburgo passò gli anni (1538-41) del suo esilio da Ginevra. Egli
applicò infatti in forma moderata la dottrina di Lutero, arricchendola di
spunti innovatori personali, soprattutto in campo morale, ma la sua posizione
intermedia nella controversia sull'Eucaristia, finì con l'inimicargli sia
i calvinisti che i luterani e gli zwingliani. Notevole fu anche la sua influenza
sulla riforma edoardiana in Inghilterra dove si era recato nel 1548, costretto a
lasciare Strasburgo essendosi opposto all'
Interim di Augusta, cioè
all'accordo di pacificazione provvisoria tra protestanti e cattolici, imposto
dall'imperatore Carlo V. Si stabilì a Cambridge dove insegnò sino
alla morte. Tra le sue opere occupa una posizione di rilievo il
De Regno
Christi, pubblicato postumo (Schlettstadt, Alsazia 1491 - Cambridge
1551).