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Butano.

Composto chimico organico di formula C4H10. È un idrocarburo della serie paraffinica. Ha peso molecolare 58,12 e presenta due isomeri: il normal-b. o semplicemente b. e l'isobutano o metil propano. Il normal-b. bolle a -0,6 °C e solidifica a -135 °C; l'isobutano bolle a -10 °C e solidifica a -145 °C. Entrambi sono gas incolori in condizioni ambiente; sono insolubili in acqua ma ben solubili in alcool, etere e nei comuni solventi organici non polari. Sono presenti nel petrolio e nei gas naturali. Si formano in grandi quantità nei processi di cracking, soprattutto in quelli catalitici. Sono separati da questi o nella frazione di gas (propano, b., etano) messi in commercio in bombole come GPL (gas petroliferi liquefatti) per uso domestico o come combustibile per motore a scoppio, oppure da soli per poter essere trasformati in altri prodotti. La deidrogenazione del normal-b. è particolarmente importante in quanto - se molto spinta - può portare a butadiene che è una materia prima fondamentale per la preparazione di polimeri e in particolare di elastomeri sintetici. Le reazioni del b. sono quelle tipiche delle paraffine cioè sostituzione, ossidazione, ecc. È importante nel caso del b. l'ossidazione controllata ad acido acetico mediante aria in presenza di catalizzatori. La reazione viene condotta in fase liquida; il catalizzatore è un acetato di un metallo pesante, ad esempio manganese. Non è necessario che il b. sia molto puro; anche idrocarburi superiori vengono infatti ugualmente ossidati. Il problema più grave che si pone in questo processo è la corrosione del reattore da parte dell'acido acetico formatosi che, nelle condizioni di lavoro (70÷80 °C), è notevolmente aggressivo.