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Burmese.

Razza di gatti a pelo corto abbastanza diffusa in tutto il mondo. La leggenda vuole che l'origine di questo tipo di gatto sia legata ai monasteri birmani, ma è noto che la moderna linea di sangue di questa razza discende da una femmina b. dal mantello marrone importata negli Stati Uniti dalla capitale dell'ex Birmania e incrociata con un gatto Siamese (V.) alla fine degli anni Venti. Il pelo di questi gatti deve essere corto, fine, brillante e folto. Il mantello inoltre, marrone chiaro alla nascita, con l'avanzare dell'età diventa marrone scuro. In Gran Bretagna sono riconosciute anche le colorazioni blu (grigio argento, con sfumature più scure sul dorso e sulla coda, e con sfumature grigie su orecchie, muso e piedi), champagne (cioccolato chiaro con orecchie scure e maschera nitida), platino (lilla nei cuccioli, grigio con sfumature rosate negli adulti), crema (con orecchie leggermente più scure) e squama di tartaruga (in diverse tonalità). La testa, triangolare, corta e stretta in punta, ha mento pronunciato e orecchie larghe alla base, con punta arrotondata. Gli occhi sono di taglio orientaleggiante, giallo oro, molto espressivi. È socievole con tutti e si adatta bene sia alla vita di appartamento sia alla vita all'aria aperta.