Astron. - Regione dello spazio da cui la luce non può
sfuggire, a causa dell'intensa forza gravitazionale generata dal collasso di una
stella. Einstein per primo ne ipotizzò l'esistenza sulla base della sua
teoria generale della relatività (1915), e Oppenheimer e Snyder
ribadirono tali teorie. Difficile è spiegare la fisica di un
b.n.:
i
b.n. sono dotati di uno spazio-tempo tanto curvo che da essi non
può uscire alcun tipo di segnale, né luce, né può
essere espulsa materia. Qualunque cosa cada in un
b.n. perde la sua
identità, mantenendo solo la massa, la carica e la quantità di
moto angolare e lineare. La superficie sferica che segna il confine tra le
regioni interne, da cui non possono uscire segnali, e le regioni esterne,
definisce le dimensioni del
b.n., proporzionali alla massa del
b.n. stesso. Si pensa che questi fenomeni celesti nascano da un collasso
gravitazionale di una stella, forse una gigante rossa il cui raggio si riduce a
poche decine di chilometri nello stadio finale della sua vita. In queste
condizioni di densità, impensabili alla nostra scala, le forze di
gravitazione prevalgono su tutto e impediscono che la luce o qualsiasi altra
forma di energia esca al di fuori. Dal punto di vista sperimentale, fino agli
anni Settanta si era ritenuto di poter dedurre per via indiretta la presenza dei
b.n. grazie all'influenza che la loro presenza esercita sul moto degli
altri corpi. Dall'inizio degli anni Ottanta oggetto di studio furono invece le
sorgenti di raggi X negli ammassi globulari: la presenza di forti campi
gravitazionali dovrebbe infatti accelerare la materia diffusa tra le stelle
dell'ammasso e riscaldarla per collisione a temperature tanto elevate da
attivare un'emissione di raggi X. Si sospetta la presenza di
b.n. nei
sistemi di stelle binarie Cygnus X-1 (nella nostra galassia), Scorpio X-2 e
A0620-00. Si ipotizza inoltre l'esistenza di un enorme
b.n. al centro
della Via Lattea, dotato di una massa equivalente ad alcune centinaia di milioni
di masse solari. Nonostante i sempre nuovi strumenti di osservazione, la prova
irrefutabile dell'esistenza dei
b.n. rimane però una sfida aperta
per l'astronomia e l'astrofisica.