Poeta italiano. Segretario di Francesco Maria II della
Rovere a Urbino e del cardinale B. Gessi a Roma, fu membro di numerose accademie
(degli Umoristi di Roma, degli Incogniti di Venezia, degli Insensati di
Perugia). Seguace del Marino, è autore di un canzoniere intitolato
Selva di Parnaso (1615) che presenta tutti i caratteri del marinismo
(sensualismo, impressionismo, fantasiosa inventiva). Fra le sue opere si
ricordano:
Epistole eroiche (1626), indirizzate a personaggi viventi;
Le tre Grazie (1630);
Canzone per la pace d'Italia (1631);
Le
Veneri (1633) (Manduria, Taranto 1593 - Roma 1635).