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Brune, Guillaume-Marie-Anne.

Maresciallo di Francia. Studente di diritto e giornalista, si trovava a Parigi quando scoppiò la Rivoluzione. Immediatamente divenne uno dei suoi più convinti sostenitori e fondò, assieme a Danton, il Club des Cordeliers. Dopo un breve periodo di lavoro diplomatico in Belgio, entrò a far parte delle armate francesi, raggiunse in breve tempo il grado di generale di brigata e si distinse nella repressione del moto realista del 31 Vendemmiaio. B. era al fianco di Napoleone durante la campagna d'Italia, nel corso della quale venne nominato generale di divisione. Successivamente comandò le armate di Svizzera e Olanda e nel 1800 sostituì il maresciallo Massena alla testa dell'armata d'Italia. Ricoprì anche cariche diplomatiche, con il ruolo di ambasciatore a Costantinopoli, di maresciallo e governatore delle città anseatiche. Nel 1807 prese parte alla campagna contro la Prussia ma successivamente, in seguito ad alcune irregolarità legate alla campagna contro la Pomerania, venne destituito da ogni incarico. Dopo Lipsia si avvicinò a Luigi XVIII ma, nel corso dei Cento Giorni, si mise nuovamente dalla parte di Napoleone, che gli affidò il comando dell'esercito di osservazione del Varo. Dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, fu vittima di un assalto da parte di una folla reazionaria mentre effettuava un viaggio verso Parigi. Venne sommariamente giustiziato con impiccagione durante il Terrore Bianco (Brive-la-Gaillarde 1763 - Avignone 1815).