Compositore e organista austriaco. Proveniente da una
famiglia di origini contadine, figlio di un maestro di scuola, ricevette le
prime lezioni di musica nell'abbazia collegiale di Sankt Florian ma, soprattutto
per quanto riguarda lo studio dell'organo e del contrappunto, ebbe una
formazione essenzialmente da autodidatta. Assunto come organista nel 1848
nell'abbazia di Sankt Florian, nel 1855 frequentò a Vienna la celebre
scuola di Simon Sechter (che era stato maestro di Schubert) e nel 1856 vinse il
concorso per il posto di organista nel duomo di Linz: da questo momento
iniziò per
B. una prestigiosa carriera che lo rese celebre in
tutta Europa. Nel 1862 pubblicò la sua prima composizione sinfonica
(
tre pezzi per orchestra); tre anni dopo, nel 1865, ascoltò il
Tristano, restandone fortemente impressionato, e divenne intimo amico di
Wagner; nel 1866 compose la
Sinfonia n. 1 in do maggiore che fu in
realtà la terza sinfonia composta, dal momento che in precedenza ne aveva
scritte altre due,
in fa minore e
in re minore, poi accantonate.
Mentre riscuoteva un successo sempre maggiore come organista (risale al 1871
un'entusiasmante tournée a Londra), inizialmente
B. non
incontrò, come compositore, né il favore del pubblico né
quello dei critici, che gli rimproveravano l'eccessiva complessità delle
partiture; di temperamento mite e timido, sensibilissimo alle critiche,
operò numerosi rifacimenti alle sue composizioni, dubitando per anni del
proprio talento. In totale scrisse undici sinfonie, dal 1866 al 1889, ma la
numerazione si fermò alla nona, peraltro incompiuta: infatti, la seconda
delle due sinfonie giovanili, quella
in re minore, venne denominata da
B.
Sinfonia n. 0, mentre quella
in fa minore non fu
numerata, perché il compositore non volle superare il limite
beethoveniano delle nove sinfonie. Nonostante l'aperto sostegno di Wagner, che
lo dichiarò pubblicamente l'unico sinfonista apparso dopo Beethoven,
B. raggiunse la fama, come compositore, solo dopo l'esecuzione trionfale
della
Sinfonia n. 7 in mi maggiore (1883), che viene tuttora considerata
tra le sue più alte realizzazioni; malgrado le numerose testimonianze di
stima e i molti riconoscimenti, anche di provenienza autorevole, non
accennò a diminuire l'astio da parte dei sostenitori di Brahms, che si
sentivano irritati dalle eccessive lodi dei wagneriani: così
B.,
che era di carattere riservato, si trovò immischiato in una polemica
destinata a trascinarsi per anni e non sempre limitata al campo strettamente
musicale. Tuttavia, gli ultimi anni di vita del compositore furono sereni:
laureato
honoris causa dall'università di Vienna nel 1891, fu
apprezzato da Francesco Giuseppe, che gli riservò un sontuoso
appartamento nella villa Belvedere, dove lo colse la morte mentre era ancora
intento a comporre. Tra le sue opere, oltre a quelle citate, vanno ricordate: la
Messa in do maggiore per contralto, 2 corni e organo (1842); la
Messa
in fa maggiore per coro a 4 voci (1844); quattro messe per coro e orchestra,
composte dal 1854 al 1868 (l'ultima porta la denominazione di
Grande
Messa); il
Requiem (1849); il
Magnificat (1852); alcuni salmi,
tra cui il più noto il
Salmo CL per soprano, coro e orchestra
(1892); il
Quintetto in fa maggiore per archi (1879); il
Te Deum
per soli coro e orchestra (1881). Della sua produzione fanno parte inoltre
composizioni cameristiche, pagine pianistiche e organistiche, numerosi brani
corali sacri e profani, con e senza accompagnamento strumentale, sei
Lieder. Considerato uno dei maggiori protagonisti del panorama musicale
degli ultimi trent'anni del XIX sec.,
B. raggiunse il massimo della
propria maturità artistica nella forma sinfonica, di cui dilatò le
dimensioni, non rifuggendo da un colorismo ancora oggi ritenuto eccessivo da
molti. Wagner esercitò indubbiamente su di lui un'evidentissima
influenza, ma non va sottovalutata, nella formazione bruckneriana, l'importanza
del barocco musicale austriaco e quella del canto popolare, che si trovò
a essere mediato dalla lezione di Schubert. Artista assai complesso e solo
recentemente rivalutato nei Paesi latini,
B. esercitò su Mahler,
l'altro grande sinfonista postromantico, un'influenza non solo formale
(Ansfelden 1824 - Vienna 1896).