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Browning, Robert.

Poeta e scrittore inglese. I suoi primi anni furono influenzati dalla figura del padre, cui seguì un periodo di studi guidati principalmente da precettori privati. B., attirato in un primo momento dalla poetica di Byron, fu colpito successivamente da Shelley e Keats. Risale al 1833 il suo esordio poetico con il poema Pauline, di ispirazione shelleyana. Due anni dopo, nel 1835, scrisse Paracelsus, opera in cui già traspare l'originalità della sua produzione, caratterizzata da un amore per la forma e dall'uso di tecniche inconsuete. La maturazione definitiva del suo stile avvenne nel 1840 con Sordello, poema considerato illeggibile e oscuro dalla quasi totalità dell'ambiente letterario inglese dell'epoca, ma che venne salutato come un capolavoro dalla ristretta cerchia dei poeti preraffaelliti. Nel 1846 sposò la poetessa Elizabeth Barrett e insieme andarono a vivere a Firenze. B. tornò in Inghilterra nel 1861, in seguito alla morte della moglie. Le sue opere successive ottennero invece maggiore fortuna presso il pubblico e, negli ultimi anni della sua vita, B. fu addirittura riconosciuto universalmente come uno dei maggiori poeti di lingua inglese. Tra le sue altre opere ricordiamo: Strafford (1837); Pippa passa (1841); La tragedia di un'anima (1842); Dramatic Lyrics (1842); Dramatic Romances and Lyrics (1845); La vigilia di Natale e il giorno di Pasqua (1850); Uomini e donne (1955); Dramatis Personae (1864); L'anello e il libro (1969); Idilli drammatici (1879-1880); Asolando (1889) (Camberwell, Londra 1812 - Venezia 1889).