Poeta russo. Esponente del Simbolismo, esordì con
alcune raccolte di versi di stile decadente (
Simbolisti russi, Terra
Virgilia, Urbi et orbi, Stephanos). Rievocò poeticamente in ampli
cicli alcuni momenti della storia dell'umanità, dall'antico Oriente a
Roma. Notevole fu il contributo che egli diede con proprie traduzioni alla
conoscenza di Verhaeren e dei poeti armeni e alla diffusione della conoscenza di
Puskin, Tjutev e Fet. Scrisse due romanzi storici:
L'altare della
vittoria e
L'angelo di fuoco. Estraneo alla politica e,
perciò, a differenza di altri poeti simbolisti, indifferente alla
rivoluzione del 1905,
B. divenne comunista dopo il 1917. Si
interessò alla cultura della nuova generazione dei cosiddetti poeti
proletari, tenendo corsi di tecnica poetica (Mosca 1873-1924).