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Brescia.

Città della Lombardia, capoluogo della provincia omonima e secondo centro lombardo per importanza dopo Milano. È situata ai piedi delle Prealpi e ai margini della pianura lombarda, a 149 m s/m. 190.914 ab. CAP 25100. • Econ. - L'ottima posizione dal punto di vista delle comunicazioni ha determinato il rapido sviluppo urbano ed economico. Le principali industrie sono quelle meccaniche (autoveicoli, armi da fuoco, queste ultime molto rinomate), siderurgiche e metallurgiche, tessili e dell'abbigliamento. Anche l'hinterland particolarmente ricco dal punto di vista agricolo, nonché il turismo che gravita sia sulla zona del Lago di Garda, sia sulle valli bresciane ricche di stazioni turistiche e termali, contribuiscono positivamente a sostenere l'economia della città. Anche le attività bancarie sono particolarmente fiorenti. La città si è sviluppata soprattutto verso la pianura, mentre le industrie sono state create verso le valli alle spalle di B. • St. - B. è la Brixia dei Romani (dal 225 a.C.), fondata dai Galli cenomani. Divenuta colonia romana, svolse un importante ruolo nei contatti e negli scambi con le popolazioni situate nei territori transalpini. I Goti e gli Unni la devastarono (Attila nel 452 d.C.), quindi venne conquistata dai Longobardi, poi dai Carolingi. Si autogovernò per tre secoli con propri consoli. Partecipò alle due Leghe lombarde e nel 1311 resistette coraggiosamente a un assedio di Enrico VII. Passò a vari signori, tra cui gli Scaligeri di Verona e i Veneziani, i quali vi signoreggiarono dal 1426 al 1509, nonché dal 1512 al 1797. Anche in questo periodo la città era una tra le più importanti dell'Italia settentrionale, fino alla sua distruzione da parte dei Francesi. Dopo la dominazione francese (1798-1814), seguì le sorti della Lombardia, rimanendo soggetta all'Austria fino al 1859. Nel 1849 resistette eroicamente per 10 giornate al feroce generale Haynau, che, dopo averla bombardata, la mise a ferro e fuoco. Per l'eroismo dei suoi abitanti, fu soprannominata Leonessa d'Italia. Tito Speri, colui che guidò la memorabile resistenza, fu uno dei suoi martiri. Successivamente lo sviluppo della città fu sempre più rapido, soprattutto dopo la grande guerra. In seguito la città, con le sue forze cattoliche e socialiste, si oppose decisamente al Fascismo. Danneggiata gravemente nella seconda guerra mondiale, seppe riprendersi bene. Negli anni Settanta si costituirono gruppi neofascisti che determinarono anni di notevoli tensioni, le quali ebbero il loro epilogo nel maggio 1974 con la strage di piazza della Loggia, provocata da una bomba fatta esplodere nel corso di una manifestazione antifascista. • Arte - La città romana si estendeva a Sud dell'acropoli del colle Cidneo. Nei pressi dell'attuale via dei Musei sorgeva il foro a pianta rettangolare, affiancato da una basilica a doppio ordine (curia). La basilica di S. Salvatore, ricca di affreschi e stucchi tornati recentemente alla luce, è ciò che resta del periodo in cui la città fu ducato longobardo, oltre alla chiesa di S. Faustino Maggiore. Il duomo vecchio, o Rotonda, risale al Medioevo e ha pianta circolare. Dello stesso periodo è il Broletto, sorto dove precedentemente si ergeva un palazzo più vecchio di cui rimase solo la torre. Al 1265 circa risale la chiesa di S. Francesco, mentre in seguito si fece sentire sempre più l'influenza veneta, soprattutto dopo l'annessione alla Repubblica veneta (1426). In questo periodo vennero rinforzate le mura della città. È questa anche l'epoca in cui prese forma la Piazza della Loggia e in particolare il palazzo comunale (la Loggia) venne costruito in stile bramantesco, con successivi interventi del Palladio, a partire dal 1492. Il XVI sec. vide lo svilupparsi di un dinamico mercato artistico che fece apprezzare i pittori bresciani anche altrove: è il caso di Moretto, Gian Girolamo Savoldo e Gerolamo Romanino. Nel 1604 fu avviata la costruzione del duomo nuovo, tra il duomo vecchio e il palazzo del Broletto. Con l'Ottocento furono avviati gli scavi archeologici che portarono alla luce reperti romani. Nel 1932 venne risistemata, ad opera dell'architetto Marcello Piacentini, la piazza della Vittoria. I principali musei di B. sono il Museo Archeologico e il Museo dell'Età Cristiana. La Pinacoteca Tosio-Martinengo ospita, tra l'altro, numerose opere fondamentali della scuola pittorica bresciana dei secc. XV e XVI. ║ Provincia di B. (4.784 kmq; 1.092.011 ab.): con i suoi 206 comuni è la più vasta provincia lombarda. L'economia è prevalentemente agricola (cereali, foraggi, prodotti ortofrutticoli). È sede di industrie, di piccole e medie dimensioni, metallurgiche, meccaniche, tessili e alimentari. Il turismo, soprattutto quello invernale, è in costante espansione e costituisce un'importante fonte di reddito. Tra i centri principali: Desenzano del Garda, Gardone Val Trompia e Palazzolo sull'Oglio.
Brescia: Piazza della Loggia