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Branciaroli, Franco.

Attore e regista italiano. Ha iniziato la carriera teatrale nel 1970 con Toller di Dorst e, sulla scia del successo ottenuto, ha interpretato nello stesso anno anche Tito Andronico di Shakespeare. Nel 1971 ha lavorato in Arden of feversham e l'anno seguente in Peer Gynt di Ibsen. Ha poi proseguito la carriera di attore prediligendo sempre testi impegnati anche in occasione di programmi televisivi: Faust di Marlowe (1976), Con gli occhi dell'occidente di Conrad (1979), Caligola di Camus (1981). Ha esordito nella regia nel 1981 con Il furfantello dell'Ovest di Synge, dirigendo poi La ballata sull'amore e sulla morte dell'alfiere Cristoforo Rilke di Rilke (1982), La vita è sogno di Calderón de la Barca (1985), Peer Gynt (1986) e Spettri di Ibsen (1987). Alla fine degli anni Settanta ha recitato in stretta collaborazione con G. Testori, autore di Confiteor (1987), In exitu (1989), Verbò (1989), Sfaust (1990). Ha inoltre recitato in vari film: Vizi privati e pubbliche virtù di Jancsó (1976) e Il mistero di Oberwald di Antonioni (1980), La chiave (1981), Così fan tutte (1991) e L'uomo che guarda (1994) di T. Brass. Della sua più recente attività teatrale, citiamo: Assassinio nella cattedrale di Eliot, I due gemelli veneziani di Goldoni, lo spettacolo Sdisorè, ossia l'Orestea rivista da G. Testori, al festival teatrale di Venezia organizzato da G. Gaber, nel 1991. Nel 1992, con il suo Teatro degli Incamminati, ha realizzato un'Antigone per il "Meeting dell'amicizia tra i popoli" di Rimini e ha prodotto il Cyrano de Bergerac. Tra le sue produzioni successive ricordiamo: Re Lear di Shakespeare e l'Ispettore generale di Gogol (n. Milano 1948).